Sileoni : accordo Mps ricompatta unità sindacale
Determinante per trattative su rinnovo contratto nazionale
Determinante per trattative su rinnovo contratto nazionale (ASCA) - Milano, 7 ago 2014 -
L'aspetto politico "rilevante" dell'accordo raggiunto sugli esuberi in Mps "e' rappresentato dalla ritrovata unita' sindacale che, dalla gestione Profumo Viola ad oggi, talvolta era venuta meno.
Alla vigilia delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale, l'intesa di questa notte ricompatta politicamente tutto lo schieramento sindacale rispetto ad una manifestata anarchia politica interna all'Abi".
Lo ha dichiarato Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, il sindacato di maggioranza dei lavoratori bancari.
"I prepensionamenti volontari con un importante assegno economico, l'utilizzo del Fondo Esuberi senza costi aggiuntivi per i lavoratori, il mantenimento di tutte le garanzie in tema di previdenza complementare e cassa mutua nazionale per i lavoratori in esodo, previsti dall'accordo firmato oggi da tutte le organizzazioni sindacali, hanno determinato un buon risultato per gestire senza traumi gli oltre 1.300 esuberi del piano di ristrutturazione del Gruppo Mps", ha poi commentato Sileoni entrando nello specifico dell'intesa raggiunta a Siena. Bos
Mps: raggiunto accordo, 1300 uscite volontarie
Intesa per la gestione degli esuberi chiesti dall'Ue: i lavoratori interessati percepiranno mediamente l'83-85% del loro stipendio. In particolare, potranno accedere al Fondo di Solidarietà, facendo domanda entro il 26 settembre, coloro che maturano i requisiti pensionistici dell'assicurazione generale obbligatoria la fine del 2019
MILANO - Sindacati ed Mps hanno raggiunto nella notte un'intesa sulle ricadute occupazionali del piano di ristrutturazione 2013-2017 per gestire 1.334 nuovi esuberi chiesti dalla Ue. Le uscite avverranno su base volontaria e saranno coperte dal Fondo di Solidarietà, l'ammortizzatore sociale di categoria. I lavoratori interessati percepiranno mediamente l'83-85% del loro stipendio. In particolare, potranno accedere al Fondo di Solidarietà, facendo domanda entro il 26 settembre, coloro che maturano i requisiti pensionistici 'Ago' (assicurazione generale obbligatoria, ndr) entro il 31 dicembre 2019.
L'accordo prevede che ai dipendenti in esodo volontario siano garantiti gli stessi benefici dei lavoratori attivi: assistenza sanitaria, iscrizione al Fondo previdenziale aziendale, agevolazioni creditizie, possibilità di veder assunto il proprio figlio o coniuge in caso di morte, copertura sanitaria della Cassa mutua. Alle lavoratrici donne che sceglieranno di andare in pensione con il sistema contributivo (la platea disponibile ammonta a circa 300) verranno riconosciute, a titolo d'incentivo, due annualità di stipendio.
A margine dell'accordo, è stata sottoscritta anche un'intesa quadro sulle relazioni industriali, che prevede il coinvolgimento dei sindacati nel verificare le ricadute del Piano industriale per individuare soluzioni a tutela dei dipendenti. Le parti hanno sottoscritto l'impegno comune a definire nel corso del 2015 una nuova contrattazione integrativa aziendale, con decorrenza dal 1 gennaio 2016 ed hanno concordato che le ulteriori eccedenze di personale previste dal piano europeo, che prevedeva 3.400 uscite aggiuntive rispetto alle 4.600 previste dal piano 2011-2015, saranno oggetto di 2 apposite procedure nel 2015 e nel 2016 e saranno gestite attraverso il Fondo di Solidarietà.
"Grazie all'unità del tavolo sindacale - è il commento del coordinamento Fabi del gruppo Mps - finalmente ricompattato dopo la rottura del 2012 è stato possibile raggiungere un accordo equilibrato, che ha permesso uscite volontarie con ammortizzatori sociali totalmente a carico dell'azienda, senza ulteriori sacrifici per i lavoratori". "Adesso - concludono i sindacalisti - auspichiamo che il management prosegua sulla strada del rilancio del Gruppo, concentrandosi però sui ricavi e non più sui tagli".