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Viola: In chiusura 350 Filiali con 2500 Dip a casa

La banca senese conferma l'utile nel primo trimestre, continua la ristrutturazione in linea con la volontà della Bce e lavora sullo smaltimento dei crediti deteriorati. Viola: cerchiamo un partner per le sofferenze

Viola: In chiusura 350 Filiali con 2500 Dip a casa

Da Repubblica.it


Continua la cura da cavallo per il Monte dei Paschi di Siena, la banca in gravi difficoltà patrimoniali dopo la disastrosa campagna acquisti degli scorsi anni. Parlando della riduzione dei costi davanti agli investitori finanziari, l'amministratore delegato Fabrizio Viola ha spiegato che in merito alla "riduzione dell'organico, abbiamo un impegno con la Ue, per arrivare a tagliare 8mila risorse: 5.500 sono già state tagliate, altre 2.500 lo saranno entro il 2018". Inoltre, spiega il manager "vogliamo chiudere 350 filiali, che vuol dire meno costi operativi, per il momento sull'efficienza dei costi questi sono i target. Ma la riduzione dei costi non sarà così forte nel 2016 come nel 2014 e 2015".

Viola ha benedetto le nuove misure del governo per il recupero dei crediti difficili, ma affermando che servirà per il futuro non per il passato. Il decreto sarà utile "per i nuovi crediti deteriorati, non credo per il nostro stock". Si tratta di una valutazione preliminare del decreto, ha aggiunto Viola, e "sarò felice di poter cambiare valutazione sullo stock" in seguito ad un esame più approfondito delle misure varate venerdì scorso. Il Monte dei Paschi è alla ricerca di un partner per gestire i crediti deteriorati che dovrà essere un soggetto diverso rispetto alle eventuali controparti cui cedere parte dei crediti in sofferenza. "Fino a questo momento pensiamo di tenere separate l'accordo per la partnership e la vendita", ha spiegato Viola. Mps intanto ha messo a punto una struttura efficiente per il recupero delle sofferenze ha detto viola che sta dando i primi risultati. Nel primo trimestre mps ha registrato il ritorno in bonis di crediti per un ammontare di 400 milioni.

In Mps, ha detto Viola, "la cosa più importante è che intendiamo confermare l'impegno per gestire questo gruppo secondo due direttrici: avere una performance positiva del core business nonostante lo scenario complessivo non sia dei migliori". E dopo gli utili nel trimestre "vogliamo mantenere se non migliorare questo risultato". La seconda direttrice, ha spiegato, è che l'istituto intende "accelerare la riduzione dei crediti deteriorati, e questo ci consentirà di ridurre le rettifiche". Tra gennaio e marzo "la riduzione dei crediti deteriorati è stata migliore dei trimestri precedenti", "siamo molto impegnati" e "siamo in attesa di sfruttare le nuove opportunità rappresentate dai Gacs (Garanzie del Tesoro sui credit deteriorati) e dal fondo Atlante".

La banca ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 93 milioni di euro, in calo rispetto allo scorso anno (143,7 mln), ma al di sopra delle stime degli analisti. Il risultato operativo lordo è stato pari a 541 milioni di euro, con crescita del margine di interesse (+1,3% rispetto al quarto trimestre 2015) e delle commissioni (+1,2%), riduzione degli oneri operativi (-2,5%). Le rettifiche su crediti hanno toccato i 346 milioni di euro, in calo del 40% rispetto al quarto trimestre 2015 e con il valore più basso degli ultimi 4 anni. La banca ha archiviato anche una riduzione dei crediti deteriorati netti (-0,4%
 
rispetto al trimestre precedente) e un incremento della copertura dei rischi (coverage al 49%; +59 punti base). La raccolta diretta è stata pari a 120 miliardi di euro (+0,2% rispetto a dicembre 2015), mentre la posizione patrimoniale con common equity tier 1 transitional è all`11,7%.

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bilancio, piano, industriale, Viola