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MPS torna in utile: risultato netto 72,6 mln

Il risultato operativo lordo si e' attestato a 614 milioni di euro, in crescita del 63,7% rispetto al trimestre precedente

MPS torna in utile: risultato netto 72,6 mln

Roma, 8 mag. - Monte dei Paschi di Siena torna all'utile nel primo trimestre con un risultato netto di 72,6 milioni di euro. Il risultato operativo lordo si e' attestato a 614 milioni di euro, in crescita del 63,7% rispetto al trimestre precedente, si legge nella nota dell'istituto, laddove le svalutazioni per crediti deteriorati sono risultate pari a 468 milioni di euro. La nota sottolinea inoltre 'l'evoluzione positiva dei ricavi grazie alla tenuta del margine di interesse, al positivo andamento delle commissioni e al contributo dell'attivita' di negoziazione', nonche' la 'prosecuzione dell'efficientamento gestionale' e l'avvio 'in un sentiero di normalizzazione' del costo del credito. .

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08 Maggio 2015 h.20:55

Risultati al 31 marzo 2015

  • Utile netto a 72,6 milioni di euro
  • Risultato Operativo Lordo a 614 milioni di euro (+63,7% trim/trim)
  • Evoluzione positiva dei ricavi grazie alla tenuta del margine di interesse, al positivo andamento delle commissioni e al contributo dell’attività di negoziazione
  • Prosegue l’efficientamento gestionale
  • Costo del credito avviato in un sentiero di normalizzazione

Aggiornamento del Piano Industriale

  • Adeguamento al mutato contesto macroeconomico e regolamentare con proiezione del Piano fino al 2018
  • Aumento di capitale di 3 miliardi di euro con contestuale rimborso integrale dei Nuovi Strumenti Finanziari
  • Sostanzialmente confermati i target di redditività con un arco temporale che si estende al 2018: Ricavi +4,8% (Cagr 14-18) e Oneri Operativi -2,2% (Cagr 14-18)
  • Common Equity Tier 1 ratio atteso al 12% al 2018; Common Equity Tier 1 ratio transitional superiore alla soglia dello SREP (10,2%) in tutto l’arco temporale del Piano

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena SpA ha esaminato ed approvato i risultati del primo trimestre 2015 e l’aggiornamento del Piano Industriale.

Fabrizio Viola, Amministratore Delegato di Banca Monte dei Paschi di Siena, ha dichiarato: "Il ritorno all’utile nel 1° trimestre del 2015, ottenuto in un contesto di nuove e più severe regole europee, conferma che il nostro piano industriale produce i primi effetti positivi. Questo risultato apre nuove opportunità e, guardando avanti, ci dà ancora maggior determinazione nel continuare l’attività di rafforzamento della banca". 

I principali risultati consolidati di Conto Economico:

  • Margine di interesse a 612 milioni di euro sostanzialmente stabile rispetto al quarto trimestre 2014 (+0,2% trim/trim) grazie all’ulteriore riduzione del costo del funding (tasso passivo medio -12 p.b. trim/trim), che ha consentito di compensare la flessione degli attivi fruttiferi
  • Commissioni nette a 443 milioni di euro con una crescita del +9,3% trim/trim, sostenute soprattutto dalla dinamica delle Commissioni da gestione del risparmio (+26.5% trim/trim), in particolare dai Collocamenti (+65.5% trim/trim); in ripresa le commissioni da servizi (+2,1% trim/trim)
  • Attività di negoziazione a 172 milioni di euro, in significativo aumento grazie alla prosecuzione degli interventi di ottimizzazione del portafoglio e al positivo andamento dei mercati
  • Oneri operativi a 653 milioni di euro confermano la dinamica in flessione (-11,1% trim/trim e -5,1% rispetto al valore medio trimestrale del 2014)
  • Risultato Operativo Lordo pari a 614 milioni di euro +63,7% trim/trim
  • Costo del credito (annualizzato) a 152 bps, in calo rispetto ai 155 bps del quarto trimestre 2014 al netto delle rettifiche non ricorrenti; copertura dei crediti deteriorati a 49% confermandosi sui livelli elevati di fine 2014
  • Utile netto di periodo a 72,6 milioni di euro

I principali risultati consolidati di Stato Patrimoniale: 

  • Proseguita l’attività di ottimizzazione e derisking del portafoglio AFS (-6,2% trim/trim), con i titoli di Stato italiani il cui valore nominale si è attestato a circa 17 miliardi di euro (19 miliardi di euro a fine 2014) e del rischio del portafoglio di negoziazione (VAR ha registrato un valore medio di 3,6 milioni di euro rispetto a 5,8 milioni di euro dell’anno scorso)
  • Segnali di arresto del deleverage: gli impieghi si attestano a circa 123 miliardi di euro (+2,9% trim/trim) con la componente commerciale che si posiziona sui livelli di fine 2014
  • Raccolta diretta a circa 132 miliardi di euro (+4,2% trim/trim), con la raccolta con clientela commerciale che beneficia dell’ulteriore sviluppo dei depositi vincolati (+17,2% trim/trim) e dell’incremento dei conti correnti (+1,8% trim/trim)
  • Raccolta indiretta a circa 111 miliardi di euro in crescita del 4,7% rispetto a dicembre 2014, al cui interno crescono sia il risparmio gestito (+7,3% trim/trim), grazie ai flussi netti positivi sui fondi e alla componente assicurativa, che il risparmio amministrato (+2,3% trim/trim) per l’effetto mercato positivo che ha più che compensato la ricomposizione su prodotti di raccolta gestita
  • Esposizione interbancaria a 15 miliardi di euro in riduzione del 26,4% su base trimestrale, da ricondurre essenzialmente all’integrale rimborso dei LTRO
  • Counterbalancing capacity non impegnata pari a circa 17 miliardi di euro (con un’incidenza sul totale attivo pari al 9,3% rispetto all’8,7% del 2014)
  • CET1 ratio transitional al 31/03/2015 proforma inclusivo dell’aumento di capitale di 3 miliardi di euro al 10,9%

 Aggiornamento del Piano Industriale: 

  • Obiettivo di ritorno ad un livello di redditività sostenibile (utile netto di circa 880 milioni di euro al 2018)
  • Iniziative di efficientamento dei processi commerciali e di recupero della produttività commerciale della rete con conseguente crescita delle Commissioni 7,3% (Cagr 14-18) e dei Ricavi +4,8% (Cagr 14-18)
  • Rafforzamento del presidio sulla qualità del capitale con riduzione degli stock di crediti deteriorati e quindi del costo del credito (106 p.b. 2018E)
  • Ulteriore focalizzazione sull’efficienza operativa

Opzioni strategiche:

  • Valutazione di opportunità di M&A che consentano di anticipare il raggiungimento degli obiettivi di redditività futuri

 

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