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Widiba debutta il 18 settembre

Obiettivo: 500 mila clienti, 20 miliardi di raccolta e utile entro due anni

Widiba debutta il 18 settembre

Da Milano Finanza


"La nomina dei nuovi consiglieri nel cda di Mps, in rappresentanza dei nuovi soci Fintech e Btg Pactual, è un processo che non dipende da me". Così l'ad di Mps, Fabrizio Viola, ha replicato in merito all'attesa nomina dei rappresentanti dei pattisti dopo la disponibilità alle dimissioni annunciata da due dei quattro consiglieri in quota alla Fondazione Mps, Marco Turchi e Paola Demartini.

In ogni caso, a margine della presentazione della nuova banca online del gruppo, Widiba, Viola ha precisato che la prossima riunione del board della banca, che si terrà a metà ottobre, potrebbe essere l'occasione per sancire l'ingresso dei due consiglieri espressione dei nuovi azionisti Btg pactual e Fintech. Anche il neopresidente della Fondazione, Marcello Clarich, spera che la cooptazione dei due consiglieri possa avvenire al prossimo cda.

Quanto a un possibile allargamento del Patto di sindacato che ora lega la Fondazione Mps con Btg Pactual e Fintech sul 9% del capitale della banca senese, Clarich ha risposto che "è tutto da discutere. Dovevamo risolvere questo primo problema della cooptazione dei nuovi consiglieri e lo diamo per fatto. Dopo procederemo sicuramente facendo un passo alla volta e se riusciremo a chiudere tra qualche giorno o entro il prossimo cda, poi si vedrà", ha aggiunto Clarich.

Tempistica ben diversa per le trattative aperte per la rinegoziazione del debito di Sansedoni Immobiliare, società controllata dalla Fondazione Mps al 67% e partecipata dall'istituto di credito senese al 21,8%. "Siamo appena all'inizio", ha affermato Viola. Comunque, "siamo abituati a rinegoziare debiti", ha aggiunto. 

Come anticipato oggi da Mf-Milano Finanza, infatti, si è riaperto in questi giorni il tavolo negoziale tra Sansedoni e le banche creditrici (oltre a Mps nel pool ci sono Intesa Sanpaolo e altre banche con esposizioni inferiori) in merito alla ristrutturazione di un debito di oltre 200 milioni, che pesa come un macigno sui conti della società immobiliare presieduta da Luca Bonechi e guidata dal direttore generale, Massimo Cecchi.
 
Per arrivare a un accordo sarà necessaria un'intesa di massima sul rilancio della società da parte di creditori e soci (di cui fa parte anche la cooperativa Unieco con una partecipazione dell'11,2%). Tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre gli istituti di credito dovranno esprimersi sulla richiesta di moratoria avanzata dai vertici di Sansedoni, indispensabile per porre le condizioni della continuità aziendale necessarie per l'approvazione del bilancio 2013, che finora è slittata.

Quanto alla rimodulazione del debito vera e propria, la proposta della Sansedoni, collegata al piano industriale approvato nell'estate scorsa, potrebbe prevedere un parziale write off del debito, anche se per il momento non circola ancora una stima precisa. In caso contrario potrebbero aprirsi scenari poco incoraggianti per il destino della società immobiliare dato che l'alternativa più plausibile sarebbe la conversione del debito in equity e, presumibilmente, la liquidazione graduale della società in forme ancora tutte da definire. 

"Sansedoni è un dossier molto importante, già svalutato. E' rimasta una parte ma la decisione fondamentale spetta aMps. Se ne dovrà parlare e la Fondazione deve valutare", ha commentato Clarich che in passato aveva già dichiarato senza mezzi termini che il destino di Sansedoni sarebbe stata una delle partite più calde dei prossimi mesi per l'ente senese. 

Sarà, invece, operativa a partire da giovedì Widiba, la nuova banca digitale del gruppo. Dal 18 settembre la piattaforma sarà live per 15 giorni in via esclusiva e riservata per coloro che hanno contribuito in questi mesi alla nascita della banca, per poi essere disponibile a tutti a partire da ottobre. 

"Widiba è un progetto strategico per il gruppo, è la risposta a un cambiamento in corso nel mercato bancario che diventerà sempre più accentuato nei prossimi anni", ha commentato ancora Viola. "Oggi si realizza un passo importante del nostro piano industriale incentrato sul miglioramento del profilo patrimoniale, sul recupero di efficienza e sulla crescita delle attività commerciali". Nei prossimi quattro anni "puntiamo a superare i 500 mila clienti, i 20 miliardi di masse amministrate e avere già due anni alle spalle di profitto", ha aggiunto l'ad di Widiba, Andrea Cardamone. 

A Piazza Affari il titolo Mps perde il 3,26% a 1,067 euro. Oggi gli esperti di Mediobanca Securities (rating neutral e target price a 1,15 euro confermati), citando le ultime indiscrezioni riportate di Bloomberg, hanno riferito che Mps ha programmato per il prossimo 26 settembre un incontro con i sindacati per accelerare la ristrutturazione della rete di vendita al dettaglio per settembre.

La banca ha di recente annunciato che accelererà il piano di chiusura degli sportelli. Finora ha già chiuso 400 filiali, ma nel piano industriale rientra la chiusura di altre 150 filiali entro la fine del 2017. A maggio ne aveva già chiuse 50 e la chiusura di altre 100 sono attese entro fine anno. Tuttavia, non sarebbero in programma ulteriori licenziamenti rispetto a quelli stimati nel business plan. 

"Noi riteniamo che queste operazioni, se confermate, anticipino i benefici della riduzione dei costi", ha commentatoMediobanca stimando altre spese amministrative inferiori del 2% rispetto alle stime 2016 con un impatto sull'utile per azione (al netto delle tasse) positivo per circa il 3%.


(ANSA) - MILANO, 16 SET - Il Montepaschi lancia la propria banca online e dichiara come obiettivo di raggiungere l'utile in due anni (2017). Widiba, questo il nome della nuova piattaforma scelto un anno fa dalla comunità web, decollerà giovedì prossimo e nell'arco di piano 2015-2019 conta di centrare quattro obiettivi: avere una rete di oltre mille promotori finanziari, superare le quote di 500 mila clienti e di 20 miliardi di masse intermediate e avere due anni di profitto alle spalle.