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Fabrizio Viola da MPS alla BPM ?

Il nome di Viola, già direttore generale della Bpm e da due anni circa numero uno di Rocca Salimbeni, potrebbe essere speso dal neo-costituito comitato nomine della Bpm come consigliere delegato già martedì prossimo.

Fabrizio Viola da MPS alla BPM ?

Da GONEWS


Fonte ANSA

La Bpm avvia l’iter che porta alla nomina del consiglio di gestione e il Montepaschi di Siena si appresta a conoscere le volontà di Alessandro Profumo e Fabrizio Viola. Due storie distinte che, però, potrebbero incrociarsi a stretto giro come già avvenuto di recente tra la popolare di Piazza Meda e la Carige. Stavolta infatti il ‘valzer’ di poltrone potrebbe riguardare Milano e Siena con un eventuale ritorno al Nord dell’attuale amministratore delegato del Monte dei Paschi.

Il nome di Viola, già direttore generale della Bpm e da due anni circa numero uno di Rocca Salimbeni, potrebbe essere speso dal neo-costituito comitato nomine della Bpm come consigliere delegato già martedì prossimo.

In corsa, oltre a lui, c’è anche Giuseppe Castagna, ex numero uno del Banco di Napoli (gruppo Intesa Sanpaolo), in contatto con l’istituto da oltre un mese, ovvero da quando Piero Montani ha lasciato la banca per andare a Genova.

Entro martedì prossimo, quindi, le riserve potrebbero essere sciolte su entrambi i fronti, Bankitalia permettendo. A Siena, al momento, non è ancora stato convocato il consiglio d’amministrazione con Viola e Profumo che torneranno in banca domani. A loro spetterà decidere se restare o andare dopo lo strappo che si è consumato all’assemblea di fine anno con la Fondazione di Antonella Mansi che ha bocciato la proposta dei due top-manager di varare l’aumento di capitale promesso a Bruxelles a gennaio, rinviandolo a maggio-giugno.

Secondo le voci, Profumo, che sembrava in uscita fino a pochi giorni fa, potrebbe invece decidere di restare dopo il pressing ricevuto dal ministero dell’economia. D’altro canto Viola, anche lui in contatto col ministro Saccomanni che lo gradirebbe a Siena, starebbe valutando di tornare a Milano. Decisiva appare la posizione di Via Nazionale.

Non si esclude, come via diplomatica, l’ipotesi di una soluzione interna che potrebbe ricadere sull’attuale Cfo del Monte, Bernardo Mingrone. Eventuali cambiamenti non vengono visti come un dramma dal primo cittadino di Siena, Bruno Valentini che ”non rivolge suppliche a nessuno”. Semmai, ha detto il sindaco, auspico che la ”Fondazione dimostri l’utilità del rinvio dell’aumento”.

L’ente riunirà la deputazione amministratrice giovedì prossimo e vedrà la presenza di Enrico Granata, nuovo direttore generale di Palazzo Sansedoni. Intanto, alla Bpm c’è stato l’esordio del Cds presieduto da Piero Giarda.

Il board ha nominato i tre comitati interni, tra cui quello per le nomine (composto oltre che da Giarda, da Alberto Montanari, Angelo Busani, Jean Jacques Tamburini e Luca Raffaello Perfetti), che si è già riunito in seduta informale per fare il punto sulla nomina del consiglio di gestione prevista per martedì.

Legata a doppio filo con la nomina dell’ad (si fanno anche i nomi di Fabio Innocenzi ed Eliano Lodesani), cìè la battaglia per la presidenza con Investindustrial di Andrea Bonomi che punterebbe alla conquista di questo posto in forza del diritto di veto che viene riconosciuto dallo statuto ai soci storici e a quelli di mercato.

Mentre appaiono in discesa i nomi di Davide Croff e Dante Razzano, prende piede l’ipotesi di un ‘outsider’. D’altro canto, Giarda starebbe valutando di proporre un docente universitario e circolano i nomi di Mario Anolli (Cattolica) e di Giorgio Di Giorgio (Luiss). Nodi che saranno comunque sciolti nei prossimi giorni.

Quanto agli altri due comitati, si tratta di quello per il controllo interno (Alberto Balestreri, Carlo Frascarolo, Mauro Paoloni, Cesare Piovene Porto Godi e Ezio Maria Simonelli) e per le remunerazioni (Giarda, Andrea Boitani, Roberto Fusilli, Jean-Jacques Tamburini e Lucia Vitali).

Fonte: ANSA