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Sileoni: 'Lotta senza quartiere se banca.......

La Fabi continuera' a perseguire con assoluta determinazione la difesa dell'occupazione, del reddito, delle attese professionali, delle barriere contro la mobilita'.....

Sileoni: 'Lotta senza quartiere se banca.......

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 08 ago - "Nella cruciale, complessa e decisiva evoluzione della strategia di risanamento e di rilancio del Gruppo Mps, la Fabi continuera' a perseguire con assoluta determinazione la difesa dell'occupazione, del reddito, delle attese professionali, delle barriere contro la mobilita'. Percio' verificheremo il rispetto dell'accordo sul piano industriale, firmato il 19 dicembre 2012, che prevede ampie tutele e stringenti garanzie occupazionali per i lavoratori del back office oggetto di outsourcing'.

E' la dichiarazione di Lando Maria Sileoni, Segretario del sindacato bancario autonomo Fabi.

 'Al tempo stesso - assicura Sileoni - valuteremo i requisiti della nuova societa' a cui verranno conferite le lavorazioni e ci opporremo con fermezza ad ipotesi di partnership con aziende orientate, per vocazione strategica, alla mobilita' territoriale dei lavoratori. Continueremo a garantire l'accesso volontario al Fondo di solidarieta', nell'ambito della riduzione, imprescindibile, di tutti i costi operativi diversi da quelli del personale, comprese le remunerazioni del top management".

Il segretario della Fabi lancia infine un avvertimento: "Se il dibattito internazionale sul piano industriale del Gruppo Mps e sulle sua efficacia di rilancio dovesse essere piegato strumentalmente a creare le condizioni per la perdita di autonomia della banca, l'opposizione della Fabi sara' intransigente e senza quartiere'.


FABI: per lavoratori back office rispettare tutele

(ANSA) - ROMA, 8 AGO - ''Bisogna rispettare le tutele e le garanzie occupazionali per i lavoratori del back office oggetto di esternalizzazione, come da accordo sul piano industriale''. 

Lo chiede il segretario generale del sindacato Fabi, Lando Siloni, a proposito delle trattative fra Mps e le due società Bassilichi e Accenture.

''Verificheremo - spiega - il rispetto dell'accordo sul piano industriale, firmato il 19 dicembre 2012, che prevede ampie tutele e stringenti garanzie occupazionali per i lavoratori del back office oggetto di outsourcing''. ''Al tempo stesso, valuteremo i requisiti della nuova società a cui verranno conferite le lavorazioni, e ci opporremo con fermezza a ipotesi di partnership con aziende orientate, per vocazione strategica, alla mobilità territoriale dei lavoratori''.

'In quanto rappresentanti dei lavoratori - spiega - siamo massimamente interessati al salvataggio e alla rinascita del Gruppo Mps, assieme alle economie e alle comunità di riferimento. Vogliamo proseguire su questa via, che coniuga istanze di giustizia e coesione sociale dei lavoratori con un'avvertenza fondamentale: se il dibattito internazionale sul Piano industriale del Gruppo e sulla sua efficacia di rilancio dovesse essere piegato strumentalmente a creare le condizioni per la perdita di autonomia della banca, l'opposizione della Fabi sarà intransigente e senza quartiere''.  (ANSA).


Mps: Sileoni, rispettare tutele e garanzie per lavoratori esternalizzati

08 Agosto 2013 - 15:37

(ASCA) - Roma, 8 ago - ''Rispettare tutele e garanzie occupazionali per i lavoratori oggetto di cessione, come da accordo su piano industriale. No a societai'' orientate alla mobilita' territoriale dei lavoratori e no alla perdita di autonomia della banca'', cosi' Lando Sileoni, Segretario generale della FABI, il Sindacato di maggioranza dei lavoratori bancari.

''Nella cruciale, complessa e decisiva evoluzione della strategia di risanamento e di rilancio del Gruppo Mps, la Fabi continuera' a perseguire con assoluta determinazione la difesa: dell'occupazione, del reddito, delle attese professionali, delle barriere contro la mobilita'. Per queste ragioni, verificheremo il rispetto dell'accordo sul piano industriale, firmato il 19 dicembre 2012, che prevede ampie tutele e stringenti garanzie occupazionali per i lavoratori del back office oggetto di outsourcing'', sottolinea il numero uno della Fabi.

''Al tempo stesso, valuteremo i requisiti della nuova societa' a cui verranno conferite le lavorazioni e ci opporremo con fermezza ad ipotesi di partnership con aziende orientate, per vocazione strategica, alla mobilita' territoriale dei lavoratori. Continueremo a garantire l'accesso volontario al Fondo di solidarieta', nell'ambito della riduzione, imprescindibile, di tutti i costi operativi diversi da quelli del personale, comprese le remunerazioni del top management. In quanto rappresentanti dei lavoratori, siamo massimamente interessati al salvataggio e alla rinascita del Gruppo Mps, insieme alle economie ed alle comunita' di riferimento. Vogliamo proseguire su questa via, che coniuga istanze di giustizia e coesione sociale dei lavoratori. Con un'avvertenza fondamentale: se il dibattito internazionale sul Piano industriale del Gruppo Mps e sulle sua efficacia di rilancio dovesse essere piegato strumentalmente a creare le condizioni per la perdita di autonomia della banca, l'opposizione della Fabi sara' intransigente e senza quartiere'', conclude Sileoni. red/men  


MPS: FABI SU ESTERNALIZZAZIONE BACK OFFICE, RISPETTARE TUTELE OCCUPAZIONALI 

Roma, 8 ago. - (Adnkronos) - ''Nella cruciale, complessa e decisiva evoluzione della strategia di risanamento e di rilancio del gruppo Mps, la Fabi continuera' a perseguire con assoluta determinazione la difesa: dell'occupazione, del reddito, delle attese professionali, delle barriere contro la mobilita'. Per queste ragioni, verificheremo il rispetto dell'accordo sul piano industriale, firmato il 19 dicembre 2012, che prevede ampie tutele e stringenti garanzie occupazionali per i lavoratori del back office oggetto di outsourcing''.

Ad affermarlo in una nota e' Lando Maria Sileoni, il segretario generale della FABI, il Sindacato di maggioranza dei lavoratori bancari.

'Al tempo stesso -sottolinea-, valuteremo i requisiti della nuova societa' a cui verranno conferite le lavorazioni e ci opporremo con fermezza ad ipotesi di partnership con aziende orientate, per vocazione strategica, alla mobilita' territoriale dei lavoratori. Continueremo a garantire l'accesso volontario al Fondo di solidarieta', nell'ambito della riduzione, imprescindibile, di tutti i costi operativi diversi da quelli del personale, comprese le remunerazioni del top management''.

In quanto rappresentanti dei lavoratori, aggiunge, ''siamo massimamente interessati al salvataggio e alla rinascita del gruppo Mps, insieme alle economie ed alle comunita' di riferimento. Vogliamo proseguire su questa via, che coniuga istanze di giustizia e coesione sociale dei lavoratori. Con un'avvertenza fondamentale: se il dibattito internazionale sul Piano industriale del gruppo Mps e sulle sua efficacia di rilancio dovesse essere piegato strumentalmente a creare le condizioni per la perdita di autonomia della banca, l'opposizione della Fabi sara' intransigente e senza quartiere''.

(Sec-Eca/Opr/Adnkronos) - 8-AGO-13 15:01