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Mps alla svolta, Profumo lascia a luglio

Novità clamorose anche se non del tutto inattese ai vertici del Monte dei Paschi: Alessandro Profumo ha accettato di restare alla presidenza ma solo fino all'aumento di capitale - A luglio lascerà per fare uan scelta imprenditoriale

Mps alla svolta, Profumo lascia a luglio

Da Firstonline


Mps alla svolta, Profumo resta alla presidenza solo fino all'aumento di capitale: a luglio lascia

Novità clamorose anche se non del tutto inattese ai vertici del Monte dei Paschi: Alessandro Profumo ha accettato di restare alla presidenza ma solo fino all'aumento di capitale - A luglio lascerà per fare uan scelta imprenditoriale - Resterà però alla guida della bance senese l'ad Fabrizio Viola - Il Tesoro nel capitale con il 4%

Grosse novità al vertice del Monte dei Paschi. Alessandro Profumo, dopo il pressing di Banca d'Italia e Bce, ha accettato di entrare nella lista di maggioranza per il rinnovo del board e resterà alla presidenza della banca. Ma solo per qualche mese. Profumo sarà ancora presidente di Mps ma solo fino al completamento del nuovo aumento di capitale da 3 miliardi di euro che sarà lanciato tra maggio e giugno.

Di conseguenza, Profumo, salvo improbabili nuovi colpi di scena, lascerà Mps a luglio per dedicarsi a un progetto imprenditoriale in proprio nel settore finanziario. Lo scoop l'ha fatto uno dei più informati tra i giornalisti finanziari italiani, Alessandro Graziani sul "Sole 24 Ore".

Alla guida del Monte resterà però l'ad Fabrizio Viola, che assicurerà la continuità della banca.

Ora a Siena è già scattata la ricerca del nuovo presidente del Monte e il numero uno della Fondazione, Marcello Clarich, è impegnato in prima persona per favorire la scelta di un candidato di alta professionalità, senza nuove ingerenze politiche, la cui esclusione lo stesso Profumo ha sempre posto come condizione per tentare il difficile rilancio della banca senese.

La scelta del nuovo presidente di Mps non potrà non tener conto anche dei progetti di aggregazioni future che vedono sempre l'Ubi in pole position, specie dopo il via libera lla riforma delle banche popolari.